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venerdì 29 novembre 2013
Fuor che lì, tutto è buio
Abbattere.
Che cosa?
Tutto.
Perché?
Perché sì.
Ecco la risposta della pazzia furiosa che, da più d'un secolo, imperversa nel mondo.
Abbattute la religione, la gerarchia, la tradizione, l'autorità, la legge, tutto ciò insomma che lega la bestia ch'è in noi, si sono scatenati gl'istinti e l'uomo all'uomo è diventato lupo.
Questo è il punto d'arrivo.
Il punto di partenza, che risale a molti secoli addietro, fu una negazione parziale: si negò qualche cosa perché non parve dignitoso accettare ogni cosa.
Ma avvenne delle verità eterne come dello sfilarsi d'un vezzo: dopo il primo chicco, tutti gli altri caddero per terra e si dispersero, e nessuno si curò di ricercarli.
Oggi, che non si può più vivere fra le rovine, par che si senta il bisogno di riedificare come una volta.
Ma non si conosce più l'arte e non si possiedono gli arnesi.
E allora un solo scampo è possibile: volgersi, per aver lume, a «quella Roma onde Cristo è Romano» perché, fuor che lì, tutto è buio.
Domenico Giuliotti e Giovanni Papini. Dizionario dell'Omo Salvatico - Firenze 1923.
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Paolo Mitri
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