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lunedì 3 ottobre 2016
La stessa ambiguità di Pietro
«Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: “Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai”. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: “Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”».
La risposta di Gesù è sorprendente.
Pietro voleva orientare Gesù prendendo l’iniziativa.
Gesù reagisce: “Lungi da me Satana. Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”
Pietro deve seguire Gesù, e non il contrario. È Gesù che dà la direzione.
Satana è colui che devia la persona dal cammino tracciato da Gesù.
Di nuovo, appare l’espressione pietra, ma ora in senso opposto.
Pietro, ora è la pietra di appoggio, ora è la pietra di inciampo!
Così erano le comunità all’epoca di Matteo, marcate dall’ambiguità.
Così, siamo tutti noi e così è, secondo quanto detto da Giovanni Paolo II, il papato stesso, marcato dalla stessa ambiguità di Pietro: pietra di appoggio nella fede e pietra di inciampo nella fede.
ocarm.org/it
Paolo Mitri
Il Signore stesso, con la forza del suo Divino Spirito, dissolse l'ambiguità di Pietro nel momento stesso in cui Simone capì che ormai non apparteneva più a se stesso, non viveva più per se stesso ma faceva parte di un disegno divino molto più grande della sua stessa vita e dei suoi progetti; disegno che richiedeva il totale abbandono alla Volontà del Signore che lo chiamava al dono totale di sé ed all'obbedienza.
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