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domenica 25 marzo 2018
Non si può accontentare tutti
In quel tempo i discepoli dissero a Giovanni Battista: «Abbiamo sentito che Erode vive con la moglie del fratello. Bisogna andare a rimproverargli tale peccato».
Il Battista, indignato rispose: «Chi sono io per giudicare? Se non diventerete misericordiosi vi sospendo tutti a divinis. Andiamo piuttosto e facciamo il discernimento». Si incamminarono quindi risolutamente verso Gerusalemme.
Ed ecco che Erode rientrava in quel mentre in città. Il Re accortosi che Giovanni gli veniva incontrò ordinò ai portatori di fermarsi. Giovanni allora gli disse: «Ho sentito che tu vivi con una donna che non è tua moglie. La dottrina dice che questo non è possibile. Ma non preoccuparti, con la pastorale possiamo aggiustare tutto. Hai dunque fatto un attento discernimento del tuo caso?».
Rispose allora il Re a Giovanni Battista: «Si io ed Erodiade siamo giunti in coscienza a credere di non commettere peccato».
«Bene – esclamò il Battista –. Se in coscienza non avvertite il peccato significa che non c’è peccato. Rivolgendosi allora ai suoi discepoli disse: “In verità vi dico che non ho mai trovato una fede così adulta in Israele”».
Il re Erode quindi continuò a tenersi stretta la moglie del fratello.
Il Battista si tenne ben stretta la propria testa.
E vissero tutti felici.
Tranne il fratello di Erode. Ma non si può accontentare tutti.
(Pasquino)
Paolo Mitri
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