martedì 25 settembre 2018

Non si possono amare tra loro


Dio ha posto delle inimicizie, delle antipatie, delle opposizioni profonde tra gli autentici figli e servi della Vergine Santa e coloro che sono figli e schiavi del demonio; non si possono amare tra loro, non ci può essere intesa degli uni con gli altri.

I figli di Belial, gli schiavi di Satana, gli amici del mondo (che sono la stessa cosa) hanno sempre finora perseguitato e sempre più perseguiteranno quelli e quelle che appartengono alla Santa Vergine, come in passato Caino ha perseguitato suo fratello Abele ed Esaù suo fratello Giacobbe, che sono le figure dei reprobi e dei predestinati.

Ma l’umile Maria riporterà sempre vittoria su quell’orgoglioso: una vittoria così grande che arriverà a schiacchiargli la testa, dove risiede il suo orgoglio; ella saprà sempre smascherare la sua malizia di serpente, sventarne le insidie infernali, dissiparne i diabolici progetti e saprà difendere, fino alla fine dei tempi, i suoi fedeli devoti dai suoi crudeli artigli.

(San Luigi Maria Grignion de Montfort, Trattato della vera devozione alla Vergine Maria, § 54).

mercoledì 19 settembre 2018

Una malattia mortale


«La coscienza richiede formazione e educazione. Può diventare rachitica; può essere distrutta; può essere deformata a tal punto da riuscire a esprimersi solo a stento o in maniera distorta. Il silenzio della coscienza può diventare una malattia mortale per una intera civiltà.

Incontriamo di tanto in tanto, nei Salmi, la preghiera a Dio perché liberi l’uomo dai suoi peccati nascosti. Il salmista vede come il più grande pericolo il non riconoscerli più come peccati, e cadere in essi apparentemente con buona coscienza. 

Non riuscire ad avere una coscienza di colpa è una malattia, come è una malattia l’assenza di dolore in una malattia. 

Non si può quindi accettare il principio che ognuno può sempre fare ciò che la sua coscienza lo autorizza a fare: in tal caso, un individuo senza coscienza sarebbe autorizzato a fare qualsiasi cosa. 

Invece è proprio per colpa sua se la coscienza è tanto oscurata che egli non vede più quello che, in quanto uomo, dovrebbe vedere […]. Questo significa per noi che il Magistero della Chiesa ha la responsabilità di una corretta formazione. Si rivolge, per così dire, alle vibrazioni interne che le sue parole suscitano nel processo di maturazione della coscienza […]. A questo corrisponde quindi un obbligo del Magistero di pronunciare la sua parola in modo tale che possa essere compresa in mezzo ai conflitti di valori e di orientamenti»

Ratzinger - La Chiesa. Una comunità sempre in cammino», Edizioni Paoline, 1991, pagg.113-137.

mercoledì 12 settembre 2018

Sarà meglio che lo tenga per te


Un giorno Socrate fu avvicinato da un uomo che gli disse: «Ascolta, ti devo raccontare qualcosa d’importante sul tuo amico…».
«Aspetta un po’ – lo interruppe il saggio – hai già passato attraverso i tre setacci ciò che mi vuoi raccontare?»
«Quali tre setacci?» Chiese l’uomo.

Allora Socrate gli disse: «Ascoltami bene: il primo setaccio è quello della verità. Sei convinto che tutto quello che mi dici sia vero?»
«In effetti no: l’ho solo sentito raccontare da altri…» disse l’uomo.
«Ma allora: l’hai passato almeno al secondo setaccio, quello della bontà?» Incalzò Socrate.
L’uomo arrossì e rispose: «Devo confessarti di no…».
Socrate allora concluse: «E hai pensato al terzo setaccio? Ti sei chiesto a che serva raccontarmi queste cose sul mio amico? Se serva a qualcosa…?».
L’uomo era costernato: «Beh, veramente no, rispose».

«Vedi? – continuò il saggio – se ciò che mi vuoi raccontare non è vero, né buono, né utile, allora sarà meglio che tu lo tenga per te».

giovedì 6 settembre 2018

In Sodoma c’è bellezza?


Io, fratello, sono molto ignorante, ma ho riflettuto a lungo su questo. C’è una quantità spaventosa di misteri! Troppi enigmi opprimono l’uomo sulla terra… La bellezza! Io non posso sopportare che un uomo superiore, con un gran cuore e con un’intelligenza elevata, incominci con l’ideale della Madonna e finisca con l’ideale di Sodoma.

È ancora più spaventoso che un uomo, con l’ideale di Sodoma nell’anima, non rinunci all’ideale della Madonna, e che il suo cuore ne arda, ne arda sinceramente come negli anni innocenti della giovinezza. No, l’uomo è vasto, sin troppo vasto, io lo restringerei. Ma poi lo sa il diavolo cosa sia l’uomo, ecco cosa vi dico! Ciò che alla mente sembra ignominia, al cuore può sembrare pura bellezza.
In Sodoma c’è bellezza?
Credi a me, per la stragrande maggioranza delle persone la bellezza è proprio in Sodoma, lo conoscevi questo segreto?
Ciò che fa paura è che la bellezza non sia soltanto spaventosa ma anche misteriosa.
Qui il diavolo combatte con Dio e il campo di battaglia è il cuore dell’uomo.

Fëdor Michajlovič Dostoevskij – I fratelli Karamazov (1879)

sabato 1 settembre 2018

Marciate col mondo


«Volete essere figli della luce, ma non rinunciate ad essere figli del mondo.
Dovreste credere alla penitenza, ma credete alla felicità dei tempi nuovi.
Dovreste parlare della grazia, ma preferite parlare del progresso umano.
Dovreste annunciare Dio, ma preferite predicare l’uomo e l’umanità.
Portate il nome di Cristo, ma sarebbe più giusto se portaste il nome di Pilato.
Siete la grande corruzione, perché state nel mezzo.
Volete stare in mezzo tra la luce e il mondo.
Siete maestri del compromesso e marciate col mondo.
Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo e ad abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo».

Sant’Atanasio d’Alessandria († 373)