domenica 30 giugno 2019

Hai ragione anche tu


La storia racconta che Perón, nei suoi giorni di gloria, una volta propose di introdurre un nipote nei misteri della politica.

Per prima cosa portò il giovane con sé quando ricevette una delegazione di comunisti; dopo aver ascoltato le loro opinioni, disse loro: “Avete ragione”.

Il giorno dopo ricevette una delegazione di fascisti e rispose di nuovo ai loro argomenti con: “Avete ragione”.

Poi chiese a suo nipote cosa pensasse e il giovane disse: “Hai parlato con due gruppi che hanno opinioni diametralmente opposte e hai detto ad entrambi che eri d’accordo con loro. Questo è assolutamente inaccettabile”.
Perón rispose, “Hai ragione anche tu”.

domenica 23 giugno 2019

Altezze


«Pensiamo... a St. Patrick a New York che in mezzo a edifici giganteschi sembra come una piccola cittadella, quasi una miniatura... L’altezza dei grattacieli e l’altezza dei campanili sono due altezze del tutto diverse: i grattacieli non rimandano al cielo, ma indicano il potere della terra. Spingono un po’ più su la terra, ma mostrano… che alla fine siamo soli… 

Il campanile, anche se è piccolo… ci parla di tutt’altra altezza, di un’altezza che non si può raggiungere col cemento… Di un'altezza che si chiama Dio».

Joseph Ratzinger

sabato 15 giugno 2019

Perfino nelle stalle


Atene, 370 A.C.: «Quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa, possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e ci è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine; c’è da meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto e che dappertutto nasca l’anarchia e penetri nelle dimore private e perfino nelle stalle?».

Platone, La Repubblica, capitolo VIII.

sabato 8 giugno 2019

Punizione del nostro primo peccato


Si può fare a meno di tutto tranne che di una buona morte. Me lo diceva una delle anime più belle ch’io abbia conosciuto, un vecchio padre domenicano morto a Gerusalemme durante il sonno la notte di Natale, dopo aver cantato la messa di mezzanotte e prima di celebrare quella dell’aurora...

La morte, punizione del nostro primo peccato, resta un castigo; ma quando essa è cristiana, tutto ciò che di doloroso per coloro che restano è la separazione, il vuoto, il crudele ricordo degli ultimi istanti; ma per colui che se n’è andato è la pace, la certezza di un’eternità felice, la sicurezza immutabile, anche se egli non entra subito in cielo, ha la certezza di entrarvi presto, e ormai la sua vita è tutta amore e perfezione.
Vede quelli che ha lasciato, li ama meglio di quanto non facesse quaggiù, li soccorre con le sue preghiere e con tutti i mezzi che Dio gli dà.

(b. Charles de Foucauld)

domenica 2 giugno 2019

Il più terribile degli idoli


Se è radicalmente falso dire con Bergson, seguito da Maritain, che la democrazia moderna “è di essenza evangelica ed ha per motore l’amore” (sic.), è rigorosamente vero pensare che trae origine dalla lenta e costante degenerazione del concetto di Chiesa, preso come società soprannaturale di persone orientate verso la loro salvezza personale nell’altro mondo, in quello di una società temporale di persone raggruppate tra loro per la propria salvezza in questo mondo.

La democrazia moderna è la Chiesa, ma integralmente laicizzata.
Questa la ragione per cui è una religione, una religione della persona, una religione completamente antropocentrica, la cui finalità, cosciente o meno, essendo cattolica, o universale per usurpazione, è di eliminare ogni altra religione fuorché la propria. (…)

Le due guerre planetarie che abbiamo attraversato e che furono condotte per il trionfo dell’ideologia democratica, sono guerre di religione, come del resto le guerre della Rivoluzione francese e quelle di Napoleone (…).

Per questo quelle guerre furono inespiabili: condotte da una parte e dall’altra nel nome del più terribile e del più divoratore degli idoli: l’io, la persona smisuratamente dilatata fino ai limiti della razza, della classe o dell’umanità.

Marcel De Corte, Sulla Giustizia.