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lunedì 13 gennaio 2020

I tunnel della storia


Le idee e le istituzioni umane non sono mai così vicine alla decadenza come quando raggiungono il loro apogeo.
Una frutta non è mai così vicina al marciume come quando raggiunge la piena maturità.
La malvagità sta raggiungendo il suo apice.
Il comunismo [adesso noi parleremmo invece d’ecologismo], che è la nota più stridula nel concerto di blasfemie che è stato sollevato contro la Chiesa dal XVI secolo, rappresenta esattamente il parossismo dell’incredulità.
E noi cattolici gemiamo oggi sotto il peso dell'oppressione dei nostri avversari, che ci gettano in faccia l'esclamazione di Brenno: “Guai ai vinti!”.

Ma la Chiesa, che è immortale perché non è umana, restituisce loro la frase, ribaltando il suo significato: “Guai ai vincitori!”.
In effetti, per tutte le cose che non partecipano alla durevolezza indistruttibile della Chiesa, il periodo di massimo splendore non è altro che una fase brillante sulla strada della morte.
Ogni vittoria di Napoleone rappresentava per lui un passo che lo avvicinava a Waterloo. La Waterloo dell’empietà è vicina.
Lasciamo quindi andare questi Wagram e questi Austerlitz dell’incredulità. Il loro trionfo non durerà.

Quando il viaggio in treno è troppo lungo, quando le montagne sono troppo ripide per salire, quando le curve del terreno sono molto lunghe, gli ingegneri scavano un tunnel che, sottoponendo i passeggeri a alcuni minuti di oscurità, riducono tuttavia la fatica del viaggio e risparmiano loro lunghe ore di percorso.
Pensiamo che la fase di dolori sempre più acuti che il cattolicesimo avrà sia come il tunnel che, sebbene ci immerga per qualche tempo nelle oscurità più fitte, nel buio del dolore più assoluto, accorcerà il nostro cammino verso la vittoria finale, tagliando montagne e superando ostacoli che senza questo tunnel di dolore richiederebbero molti decenni - secoli, forse - per essere attraversati.

La Chiesa, e con essa la civiltà occidentale, entra in uno dei tunnel della storia attraverso cui la Divina Provvidenza ci fa entrare per abbreviare le sofferenze del cattolicesimo.
E ogni volta, quindi, che sentiamo l’attacco più compatto, le prove più terribili, abbiamo la convinzione rassicurante che stiamo progredendo nel tunnel e ci stiamo avvicinando sempre più al momento felice in cui ci ritroveremo di nuovo nella radiosa chiarezza di una civiltà pienamente cristiana.
Nemici della Chiesa: Guai a voi!
Pierre-Antoine Berryer, l’immortale avvocato difensore dal Maresciallo Ney, disse: “La Chiesa riceve i colpi e non li rende. Ma state attenti: essa è un’incudine che ha logorato molti martelli!”

Plinio Correa de Oliveira, 1931.

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