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giovedì 2 gennaio 2020

La secolarizzazione della salvezza cristiana


Lo spiritualismo (gnostico/gioachimita) alle origini della secolarizzazione e della modernità nel pensiero e nella politica.

[Nel pensiero di Gioacchino da Fiore] la rivelazione non sarebbe ancora conclusa. 
La nuova età dello Spirito Santo è caratterizzata dal superamento dell’interpretazione letterale del Vangelo … e dal superamento della Legge, sia vecchia che nuova, sia quella dei comandamenti che quella delle beatitudini, in una nuova interpretazione mistica suggerita dallo Spirito. 
La Chiesa dovrà superare la sua struttura gerarchica e sacramentale per diventare una realtà spirituale.

[…] La teologia di Gioacchino è incentrata sull’escatologica, ossia sulla salvezza finale, ma la interpreta eliminando ogni dualismo, in quanto già nella storia si realizzerà la pienezza: un regno di pace, giustizia e libertà. 
La sua teologia, di origine gnostica, ha influenzato i Francescani spirituali, i camperisti delle più diverse correnti, gli utopisti, i movimenti chiliastici e rivoluzionari, le varie forme di millenario tendenti a movimenti di rinnovamento radicale, comprese le forme di socialismo e comunismo.

Ha globalmente influenzato tutto lo spirito della modernità che, nella sua anima profonda, consiste nella tendenza (“religiosa”) a un rinnovamento radicale totale. 
Il gioacchimismo ha prodotto il superamento della distinzione tra Chiesa e mondo, tra città di Dio è città dell’uomo, e ha secolarizzato la salvezza cristiana proprio nel tentativo di spiritualizzarla.

Non è quindi per caso che esso, durante la contesa degli Spirituali in seno all’ordine francescano, si sia collegato con Guglielmo di Occam, che separava ragione e fede, e con l’aristotelismo politico deteriorarsi di Giovanni di Jandun e Marsilio da Padova, che separavano religione è politica.
Con questi ultimi, infatti, Michele da Cesena e Bonagrazia di Bergamo trovarono rifugio e appoggio presso l’imperatore Ludovico il Bavaro.

Stefano Fontana, La sapienza dei medievali, Pag. 151-152.

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