domenica 27 settembre 2020

L’unità


L’unità [di per sé non è un valore né positivo né negativo, in quanto] può costituire un accrescimento tanto del bene quanto del male, [infatti] anche l’impero di Satana è un’unità, e perfino Cristo, quando parlò del diavolo e di Belzebù, prese spunto da questo impero unitario del male. Anche il tentativo di erigere la torre di Babele aveva come obiettivo un’unità. 

(Carl Schmitt, Stato, grande spazio, nomos, Adelphi, Milano 2015)

domenica 20 settembre 2020

È già data in Lui


Non vi è nulla al di là del cristianesimo. Esso è veramente “eschatos”, “novissimus”, l’ultimo. 

Esso è l’eterna giovinezza del mondo. 

Sarà tutto il resto a risultare definitivamente superato in suo confronto. […] 

Questa fine, in se stessa, è già arrivata: con l’incarnazione e l’ascensione del Cristo la fine delle cose è raggiunta… con la resurrezione del Cristo l’avvenimento decisivo della storia si è compiuto. […] 

Ogni possibile novità è già data in Lui.


Jean Daniélou, Saggio sul mistero della storia, cit., p. 17.

lunedì 14 settembre 2020

L’uomo che rifiuta di giudicare

L'uomo che rifiuta di giudicare, che non è né d’accordo né in disaccordo, che dichiara che non ci sono assoluti e crede di sfuggire alla responsabilità, è l’uomo responsabile di tutto il sangue che è ora versato nel mondo. 

La realtà è un assoluto, l’esistenza è un assoluto, un granello di polvere è un assoluto e così è una vita umana. 

Se vivi o muori è un assoluto. 

Che tu abbia un pezzo di pane o meno, è un assoluto. 

Se mangi il tuo pane o lo vedi svanire nello stomaco di un saccheggiatore, è un assoluto. 

Ci sono due lati per ogni problema: uno è giusto e l’altro è sbagliato, ma il mezzo è sempre malvagio. 

L’uomo che ha torto conserva ancora un certo rispetto per la verità, se non altro accettando la responsabilità della scelta. 

Ma l’uomo nel mezzo è il furfante che cancella la verità per fingere che non esistano scelte o valori, che è disposto a sedersi nel corso di qualsiasi battaglia, disposto a incassare il sangue dell’innocente o a gattonare sul ventre ai colpevoli, che dispensa la giustizia condannando sia il ladro che il rapinato in prigione, che risolve i conflitti ordinando al pensatore e al folle di incontrarsi a metà strada. 

In qualsiasi compromesso tra cibo e veleno, è solo la morte che può vincere. 

In qualsiasi compromesso tra bene e male, è solo il male che può trarre profitto. 

In quella trasfusione di sangue che drena il bene per nutrire il male… 

Ayn Rand O’Connor

martedì 8 settembre 2020

Il totalitarismo dei buoni


«Pare che siamo entrati precariamente in una specie di totalitarismo che detesta la libertà di parola e punisce le persone se rivelano il loro vero io».

Ho scritto di una specie di totalitarismo, non del totalitarismo nel suo senso storico. 

E ho scelto di usare questo termine perché è così che mi sento: sotto il controllo di un regime. 

Oggi ci sono una serie di regole che un’artista deve seguire, e se non le segue viene cancellato o messo a tacere. 

Tutto deve essere coordinato da una certa sensibilità. […] 

Sta succedendo per davvero, in questo momento.  

I guardiani della cultura dominante stanno attivamente cancellando le opinioni degli artisti perché non sono d’accordo con loro oppure perché non sono in linea con l’ideologia progressista del momento che fra l’altro molte persone rifiutano.

È l’ideologia che «propone l’inclusività universale eccetto per quelli che osano fare domande».


Bret Easton Ellis intervistato da Mattia Ferraresi, il «Foglio», 16 settembre 2019

martedì 1 settembre 2020

L’era dei demagoghi, dei ciarlatani


Il latino è una lingua precisa, essenziale. 

Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. 

Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. 

E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto “sonoro” potrà parlare per un’ora senza dire niente. 

Cosa impossibile col latino.


Giovannino Guareschi, Chi sogna nuovi gerani? Autobiografia.