martedì 30 giugno 2020

Sradicamento e distruzione


Tutti i tentativi di un internazionalismo, fondato sulla scienza o sulla “religione dell’umanità”, sono colpiti dal giudizio portato da Dio su Babele e presentano un carattere d’idolatria. 
Essi sono un rifiuto da parte dell’uomo di accettare la condizione che Dio gli ha dato; sono uno sforzo per ricostituire da solo una unità che non può venire che da Dio. Non sfociano che allo sradicamento e alla distruzione.

(Jean Daniélou S.J. Saggio sul mistero della storia, Morcelliana, Brescia 2012, p.70). 

martedì 23 giugno 2020

Il pasto nudo


«Cosa sia il mondo omosessuale lo capii quando fui inviato dal giornale a San Francisco, nei giorni in cui l’epidemia di AIDS era divenuta un allarme pubblico. 
I medici cercavano di risalire ai “primi portatori” e diffusori del contagio, chiedendo ai malati di ricordare l’identità dei loro partner omosessuali. 
Scoprirono, con costernazione, che questo era impossibile. 

Ogni omosex di San Francisco aveva avuto nell’anno precedente, in media, 600 rapporti carnali con persone sempre diverse e quasi tutte sconosciute. 
Gli incontri avvenivano nella penombra di losche discoteche, dette “bathrooms”, dove si avevano rapporti con gente mai vista. 
Stiamo parlando di 600 rapporti, quasi due al giorno, ogni giorno dell’anno. 
Ora, prego di considerare: quale eterosessuale può avere un tal numero di rapporti? 
Anche il più infoiato, dopo una settimana o due, sente il bisogno di fare altro, di leggere, di passeggiare, di viaggiare, di non pensare alle donne.
Ciò perché il sesso eterossuale, come un cibo vero, sazia. 
Ci sono cibi falsi, come le droghe, che non saziano mai: è quel che Burroughs ha chiamato il “pasto nudo”
Così il tristissimo sesso “gay” è un pasto nudo. 
[...] I casi di San Francisco mi hanno insegnato che la “coppia omosessuale” di tipo matrimoniale, dove uno dei due resta in casa a pulire, e l’altro lavora e porta a casa i soldi, è un mito omosessuale, un fantasma di natura psichiatrica. 
Nella realtà, quelle “coppie fedeli” sono di “coniugi” che vanno insieme a pescare nelle bathrooms.»

Di Maurizio Blondet - “Velinopoli e le virtuose indignazioni” 15 marzo 2003

giovedì 18 giugno 2020

Il più alto gradino


L’Europa unita ci fu soltanto una volta nella storia: durante i secoli XI e XII di quel Medioevo il cui nome organico è epoca della Cristianità.
[...] Per la prima volta nella storia un mondo ha ricavato la sua legge dalla sua fede, ha cercato di organizzarsi secondo i suoi principi. Per quanto se ne possa parlare, la visione del mondo del Medioevo, che si rifaceva all’ordine, alla pace, alla fraternità cristiana, all’unità di tutti e di tutto in Dio, rimane il più alto gradino cui lo spirito si sia mai elevato.

Gonzague de Reynold, La Casa Europa, p. 260

giovedì 11 giugno 2020

L’Israele spirituale


[San Paolo] ci fa comprendere che la Chiesa o il Regno di Dio peregrinante quaggiù, il regno della redenzione che prosegue di generazione in generazione, non è né una setta giudea né un’estensione religiosa della teocrazia d’Israele su tutti i popoli della terra, ma al contrario un Corpo universale nuovamente generato nella sua realtà visibile dall'invisibile virtù del sangue di Cristo e dello Spirito di Dio, e ciò precisamente al prezzo della regalità terrena di cui Israele è stata ormai spodestata.

Ci fa comprendere questa straordinaria rottura - per mezzo della quale dal Tempio distrutto, abbattuto, gettato a terra, si innalzava ed andava a sorgere l’Israele spirituale, il Tempio mistico del Corpo di Cristo - era esso stesso condizionato dal passo falso d’Israele e dalla grande prevaricazione dei suoi sacerdoti. 

Ci fa comprendere che se la salvezza è per tutti gli uomini e in Cristo non c’è più più né Giudeo né Gentile, è perché la potenza che opera la salvezza non è affatto la Legge dei Giudei ma la Fede in Colui che è stato crocifisso nel nome di questa stessa Legge.

Jacques Maritain, La Pensée de saint Paul, pp. 12-13, ed. Parole et silence

venerdì 5 giugno 2020

Ama fingere


Bernard Levi. “Oggi alcuni sacerdoti della Chiesa Cattolica che lavorano tra le popolazioni oppresse, specie nei regimi dittatoriali dell’America del sud, ritengono che sia loro dovere appoggiare i movimenti rivoluzionari e le rivolte. Che ne dice?”

Aleksandr Solženicyn: “Quanto mi rallegro per l’attivo operato del Papa nel mondo, ho ben presente che Giovanni Paolo II opera a partire dalla dimensione divina. Vale a dire: s’impegna nel mondo contemporaneo, ma tenendo continuamente presente le dimensioni spirituali. Invece i sacerdoti dell’America centrale e meridionale di cui sta parlando lei sono caduti in una delle trappole del socialismo. Il socialismo che è radicalmente opposto al cristianesimo, ama fingere di avere preso a prestito qualcosa dal cristianesimo per renderlo più concreto. Il colmo dell’assurdo è che un argomento simile sia stato fatto proprio anche dalle pubblicazioni ateistiche sovietiche, che asseriscono di derivare il loro programma sostanziale dal cristianesimo”.

(Londra maggio 1983 - Bernard Levi del Times intervista Solženicyn)