giovedì 3 gennaio 2013
L’umanità problematica
«Il mondo storico in cui si è potuto formare il “pregiudizio” che chiunque abbia un volto umano possieda come tale la dignità e il destino di essere uomo, non è originariamente il mondo (…) del Rinascimento, ma il mondo del Cristianesimo, in cui l’uomo ha ritrovato attraverso l’Uomo-Dio, Cristo, la sua posizione di fronte a sé e al prossimo.
L’immagine che sola fa dell’homo del mondo europeo un uomo, è sostanzialmente determinata dall’idea che il cristiano ha di sé, quale immagine di Dio. (…)
Questo riferimento storico (…) risulta indirettamente chiaro, per il fatto che soltanto con l’affievolirsi del cristianesimo è divenuta problematica anche l’umanità.»
(Karl Lovith, Da Hegel a Nietzsche, Biblioteca Einaudi 1994, pag. 482).
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Pubblicato da
Paolo Mitri
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