lunedì 5 maggio 2014
Gli occhi sulla meta
Un giovane monaco andò un giorno a trovare un vecchio monaco, carico di anni e di esperienza e gli disse: “Padre mio, spiegami come mai tanti vengono alla vita monastica e tanto pochi perseverano, tanti tornano indietro”.
Il monaco rispose: “Vedi, succede come quando un cane ha visto la lepre. Si mette a correre dietro la lepre e abbaia forte. Altri cani sentono il cane che abbaia correndo dietro alla lepre e anch'essi si mettono a correre: sono in tanti che corrono insieme, abbaiando, però uno solo ha visto la lepre, uno solo la segue con gli occhi. E a un certo punto, uno dopo l'altro, tutti quelli che non hanno veramente visto la lepre e corrono solo perché uno l'ha vista, si stancano, si sfiancano. Colui che invece ha fissato gli occhi sulla meta in maniera personale, arriva fino in fondo e acchiappa la lepre”.
E diceva: “Vedi, ai monaci accade così. Soltanto quelli che hanno fissato gli occhi veramente sulla persona di Gesù Cristo, nostro Signore crocefisso, arrivano fino in fondo”.
::
Pubblicato da
Paolo Mitri
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento