sabato 8 giugno 2019

Punizione del nostro primo peccato


Si può fare a meno di tutto tranne che di una buona morte. Me lo diceva una delle anime più belle ch’io abbia conosciuto, un vecchio padre domenicano morto a Gerusalemme durante il sonno la notte di Natale, dopo aver cantato la messa di mezzanotte e prima di celebrare quella dell’aurora...

La morte, punizione del nostro primo peccato, resta un castigo; ma quando essa è cristiana, tutto ciò che di doloroso per coloro che restano è la separazione, il vuoto, il crudele ricordo degli ultimi istanti; ma per colui che se n’è andato è la pace, la certezza di un’eternità felice, la sicurezza immutabile, anche se egli non entra subito in cielo, ha la certezza di entrarvi presto, e ormai la sua vita è tutta amore e perfezione.
Vede quelli che ha lasciato, li ama meglio di quanto non facesse quaggiù, li soccorre con le sue preghiere e con tutti i mezzi che Dio gli dà.

(b. Charles de Foucauld)

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