«La Breccia di Porta Pia non aveva impedito al papa [Pio IX] di attendere ad uno degli eventi più significativi del suo pontificato, ossia la convocazione del Concilio Vaticano I, chiusosi poche settimane prima della caduta di Roma con la promulgazione del dogma dell’infallibilità pontificia, decretato nel corso della seduta del 18 luglio 1870. Davanti a un mondo sempre più dominato dal relativismo e da un indefinibile caos di opinioni e di correnti ideologiche, la Chiesa ribadisce l’esistenza di una verità che trascende l’opinione e che viene trasmessa agli uomini dalla cattedra di Pietro; a quest’ultima, il Concilio attribuisce sotto forma di dogma la pienezza dell’autorità di governo nella Chiesa e l’infallibilità in materia di fede e di morale.
Il dogma - contestato e rifiutato da intellettuali anche del mondo cattolico - viene favorevolmente accolto dai fedeli, che proprio in quegli anni si stringono attorno al papa “prigioniero” in Vaticano. Era lo stesso popolo che aveva accolto con entusiasmo, l’8 dicembre 1854, la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, che ricordava, di fronte ai liberali sostenitori della bontà originaria dell’individuo, come soltanto la Madonna era stata preservata dal peccato d’origine.
Pio IX morirà in fama di santità il 7 febbraio 1878 e oggi viene onorato con il titolo di venerabile in seguito al decreto sull’eroicità delle virtù, approvato il 6 luglio 1985. [È stato proclamato beato nel 3 Settembre 2000].»
(Il Papato nella storia: 1870-1960: Novant’anni di battaglie. Storia – testimonianze – documenti. Italica Libri, Milano 1991. A cura di Marco Invernizzi e Oscar Sanguinetti)
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