lunedì 18 febbraio 2019

Tutti hanno bisogno del Vangelo


Tutti hanno bisogno del Vangelo; il Vangelo è destinato a tutti e non solo a un cerchio determinato e perciò siamo obbligati a cercare nuove vie per portare il Vangelo a tutti.

Però qui si nasconde anche una tentazione, la tentazione dell'impazienza, di cercare subito il grande successo, i grandi numeri. E questo non è il metodo di Dio. Per il regno di Dio e così per l'evangelizzazione, strumento e veicolo del regno di Dio, vale sempre la parabola del grano di senape. Il regno di Dio ricomincia sempre di nuovo sotto questo segno. 

Nuova evangelizzazione non può voler dire attirare subito con nuovi metodi più raffinati le grandi masse allontanatesi dalla Chiesa. No, non è questa la promessa della nuova evangelizzazione… le realtà grandi cominciano in umiltà… Dio non conta con i grandi numeri; il potere esteriore non è il segno della sua presenza [...].

Dobbiamo aggiungere un passo ulteriore. Gesù predicava di giorno, di notte pregava, questo non è tutto. La sua intera vita fu, come mostra in modo molto bello il Vangelo di Luca, un cammino verso la croce, ascensione verso Gerusalemme. Gesù non ha redento il mondo tramite parole belle, ma con la sofferenza e la sua morte. Questa sua passione è la fonte inesauribile di vita per il mondo; la passione dà forza alla sua parola [...].

Una madre non può dar la vita a un bambino senza sofferenza. Ogni parto esige sofferenza, è sofferenza, ed il divenire cristiano è un parto. Diciamolo ancora una volta con le parole del Signore: il regno di Dio esige violenza (Mt 11,12; Lc 16,16), ma la violenza di Dio è la sofferenza, è la croce. Non possiamo dare vita ad altri senza dare la nostra vita… E pensiamo alla parola del Salvatore: “chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà” (Mt 8,36)…

Joseph Ratzinger - da “L'elogio della coscienza” La verità interroga il cuore

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