domenica 3 marzo 2019

Ciò che non può essere ammesso


L’ira appartiene all’economia di Dio, al Suo manifestarsi per noi, mentre l’amore appartiene all’essenza di Dio. (...)
Dio insomma è bontà e giustizia assieme, le due note non possono essere mai disgiunte.
Tertulliano arrivava a dire che un Dio solitariae bontatis, di sola bontà, è un’assurda perversione.

“Se non ci si oppone al male, non ha più senso nulla… è tacitamente permesso ciò che, pur proibito, non è oggetto di castigo”.
“La collera – conclude questo lungo dibattito, in epoca recente, Daniélou – non è dunque il risentimento di un amor proprio ferito. È il rifiuto di scendere a patti con ciò che non può essere ammesso. In Dio essa è l’espressione della Sua incompatibilità con il peccato”.

(Massimo Camisasca e Mattia Ferraresi, Oltre la paura - Lettere sul nostro presente inquieto, p. 64)

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