lunedì 25 novembre 2019

Riparatela tu la tua casa


«Va’ e ripara la mia casa» (F.F. 1411)

«Noi non vogliamo una “casa”; cadano pure i calcinacci e crollino dietro ad essi le chiese! che brucino pure! la nostra casa è il Pianeta; noi vogliamo per tetto solo il cielo e per dimora nient’altro che la nostra coscienza».
«Noi non vogliamo un Padre, perché non vogliamo essere protetti; perché ci rende diseguali; perché ci basta essere solo fratelli e perché ci serve – per vivere – la rabbia degli orfani».

«Noi non vogliamo una Madre; la nostra madre è la Terra, sempre gravida di quel futuro che il nostro unico messia; ad essa apparteniamo, ad essa sola ci prostriamo; per essa sola, per la sua benevolenza e per i suoi doni; per colmare la sua ira o il suo dolore, il sangue deve essere versato».

«Noi non vogliamo un Salvatore, non ne abbiamo bisogno e – semmai l'avessimo – noi bramiamo di poter tornare a salvarci da soli; noi rivogliamo il sacrificio, vogliamo poter tornare a controllare gli avvenimenti, poter dar loro il significato che ci aggrada e che ci serve».
«Riparatela tu da solo, dunque, la tua casa, perché non è più la nostra».

Billy Eliot

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