sabato 27 aprile 2019

Una selezione puntigliosa


Solgenicyn, dopo la sua lotta con il comunismo, visitò l’America e vi visse per qualche tempo.
Fu accolto come un eroe, per la sua avversione al potere sovietico; ma presto ebbe modo di notare due cose in comune, tra URSS e Usa:
1) il materialismo di fondo;
2) l’esistenza di un pensiero unico, tanto sotto al dittatura sovietica quanto nel “libero” Occidente.

Al riguardo paragonò la “tribù istruita” degli intellettuali russi, colpevoli di aver fatto precipitare il paese nella rivoluzione, alla “tribù istruita” che pontificava, con lo stesso nichilismo, sui media americani ed europei; affermò: “la stampa è diventata la più grande potenza in seno ai paesi occidentali”, ma “andare al nocciolo dei problemi le è controindicato… L’Occidente, che non ha censura, opera tuttavia una selezione puntigliosa separando le idee alla moda da quelle che non lo sono...”.

Discorso di Harvard; biografia della Saraskin (Edizioni San Paolo, 1440 pagine)

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